By: Charles Bukowski

Le persone soddisfatte sono lo spettacolo più grande

Nel 2011 l'Agenia Proeventi ha collaborato alla realizzazione del Gran Ballo in maschera del Carnevale veneziano, la cui tradizione risale agli inizi dell'Ottocento e richiama tutti gli anni appassionati spettatori da tutto il mondo: "La Cavalchina", il Gran Gala in maschera del Carnevale veneziano.

La formula è unica come unico è il luogo in cui si svolge: il Teatro La Fenice. Un gran ballo in maschera dell'Ottocento con uso di spettacoli à l'ancienne. Una festa con lo spettacolo dentro. O, se preferite, uno spettacolo con la festa intorno. La platea, liberata dalle poltroncine, diventa per una notte la sala da ballo più prestigiosa del mondo, dove celebri orchestre e affermati disc jockey si alternano fino all'alba. I nomi più celebri del jet set internazionale si aggirano, in splendidi costumi, nel Foyer dov'è collocato l'open bar e dove vengono intrattenuti dai curiosi personaggi di altri tempi fatti rivivere da I Antichi, mentre nelle eleganti Sale Apollinee viene servito il ricco buffet di gala. Sul grande palcoscenico, tra un tempo e l'altro della cena, sfilano i numeri più vari e sorprendenti del teatro di varietà, portati in scena dagli artisti più affermati in campo internazionale, selezionati appositamente dalla Proeventi, in ogni angolo del mondo, in esclusiva per la Cavalchina.

E c'è sempre, ogni anno, un cavallo. Il simbolo della Cavalchina. Un cavallo vero. Vivo, in carne e ossa. Un cavallo che fa il suo ingresso, trionfale, montato dal suo cavaliere, nella sala grande del teatro, che attraversa la platea tra due ali di folla stupita, che sale sul palcoscenico, e sul palcoscenico danza, con la grazia di un ballerino, mostrando le sue virtù e le sue acrobazie in alta scuola. Neanche nell'Ottocento erano riusciti a tanto. Neanche dopo. Abbiamo spulciato negli archivi: mai prima d'ora un cavallo era entrato alla Fenice.

La direzione degli artisti è stata affidata ad Antonio Giarola e Roberto Bianchin.

Così come avveniva nell’Ottocento in tanti palazzi veneti, anche a Verona, in occasione della serata di chiusura del carnevale, il Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco ha ripristinato l’antica tradizione del ballo in maschera, puntando a farla diventare una festa irrinunciabile per chi vuol vivere concretamente il carnevale scaligero. Ad accogliere ed intrattenere gli ospiti del Gala, magnifici artisti, musicisti, le maschere del carnevale scaligero e molti ospiti dalle più importanti Feste del Carnevale Internazionale.

Il Magnifico Convivio, Ultima Notte di Carnevale a Palazzo.

Il Palazzo della Gran Guardia di Piazza Bra, di fronte l'Arena, con il suo grandioso loggiato e la bellissima sala Bouvette, si presta magnificamente quale preziosa cornice dell'evento. Il Magnifico Convivio è organizzato da Il Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco con la collaborazione di Proeventi. Il ballo ha la direzione artistica di Antonio Giarola, già direttore artistico di vari eventi in maschera nell'ambito del Carnevale di Venezia.

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La festa è al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Al ballo in costume partecipano anche gli artisti internazionali. Il buffet sazia gli appetiti più esigenti, la musica inebria gli animi, anche il buon vino fa la sua parte. Al Magnifico Convivio protagonista è il divertimento, lo spettacolo siete voi.

La più prestigiosa festa di chiusura del Carnevale Veronese.

Si tratta di un Gala aperto a tutti i cittadini, per celebrare la chiusura del Carnevale secondo una tradizione antica e purtroppo andata in disuso a Verona, ma che è molto viva a Venezia. La festa, rigorosamente in costume, è allietata dalla partecipazione di vari Ospiti con ricchissimi costumi.

Le Origini

Le origini del Carnevale di Verona risalgono al tardo medioevo; per questa ragione si può considerarlo come uno dei più antichi d'Italia. Conosciuto come “Bacanàl del Gnoco”, il Carnevale di Verona affonda le proprie radici ai tempi di Tommaso Da Vico, medico del XVI secolo che impose agli eredi l'obbligo di distribuire annualmente, il venerdì precedente la quaresima, viveri ed alimenti alla popolazione del quartiere di San Zeno. Ancora oggi, nella piazza antistante la Basilica, accanto la statua del Da Vico, esiste il tavolo in pietra dove venivano invitati i poveri. Nella "Descrizione di Verona" il Da Persico indica il 1405 come anno di istituzione del "Venardi Casolàr" - dal latino "Caseum" (formaggio) allorché gli gnocchi erano conditi tradizionalmente solo con burro e formaggio. Da cui Venardi Gnocolàr.
Gianalberto Tumermani (stampatore ed editore veronese), in uno scritto del 1759 racconta usi e costumi del tempo: “ᴀɴɪᴍᴀᴢɪᴏɴᴇ sᴛʀᴇᴘɪᴛᴏsᴀ ᴅɪ ɢᴇɴᴛᴇ ɪɴ ᴍᴀsᴄʜᴇʀᴀ ᴇ ᴄᴀᴠᴀʟʟɪ ᴄᴏɴ ᴄᴀʀʀᴏᴢᴢᴇ ᴘᴇʀ ʟᴇ ᴠɪᴇ ᴅɪ Vᴇʀᴏɴᴀ, ʟᴇ ᴄᴇʀɪᴍᴏɴɪᴇ ᴅᴇɪ ɴᴏʙɪʟɪ ᴄᴏʟ Mᴀɢɴɪғɪᴄᴏ Cᴏɴᴠɪᴠɪᴏ ᴅᴇʟ Pᴀʟᴀᴢᴢᴏ ᴅᴇʟ Pᴏᴅᴇsᴛᴀ̀…”

La Direzione Artistica

Il Magnifico Convivio vanta la direzione artistica di Antonio Giarola, che già ha diretto vari eventi in maschera nell'ambito del Carnevale di Venezia.

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